Il caldo e l’insonnia

Caldo e insonnia
Con il caldo estivo spesso non si riesce a dormire e aumentano i casi d’insonnia. Passare la notte in bianco, infatti, è un problema comune che secondo l’Associazione italiana per la medicina del sonno interessa ben 12 milioni di italiani. In estate, complice il caldo, il numero di coloro che si aggirano senza meta fuori dal proprio letto, utilizzando tutti i metodi della nonna, aumenta. Ma i risultati di una notte di riposo vanificata dal caldo sono immediati: molti accusano dolori articolari, dovuti spesso ad un uso scorretto dell’aria condizionata che, come raccomanda il mistero della Salute, va regolata tra i 25° – 27°. Da indagini USA pare che la metà della popolazione dorma meno di quanto raccomandato, e tale situazione è stata collegata a svariate patologie (in Italia, in base a dati del 2017, ci sono 4 milioni si soggetti che soffrono di insonnia e 12 milioni che dormono poco o male). Sono pertanto stati condotti esperimenti su ratti, interrompendone il sonno: nei ratti con il sonno interrotto sono aumentati i monociti ed ampie lesioni aterosclerotiche, oltre alla diminuzione di oressina nell’ipotalamo (un neuromodulatore che interviene nei processi del sonno e dell’appetito), che a sua volta aumenta il numero di monociti. Da ricordare che l’aumento di monociti circolanti favorisce l’instaurarsi di aterosclerosi. Caldo e insonnia Un altro gruppo di ricercatori ha dimostrato che il sonno diminuisce i livelli di β-amiloide e proteina τ, due sostanze legate alla malattia di Alzheimer, nello spazio interstiziale cerebrale dei ratti. Questi risultati sono stati confermati anche nell’uomo, mediante analisi del liquor. Infine, nei ratti il sonno provoca una diminuzione della diffusione di aggregati di proteina τ nel cervello, che causa neuro-degenerazione. In conclusione, sembra che la diminuzione del sonno sia in grado di favorire l’insorgenza della malattia di Alzheimer.

I nostri consigli per dormire sereni

1.  È bene andare a letto solo quando si ha sonno. 2. Se non si riesce a dormire, è meglio rimanere a letto, uscire dalla camera da letto, rilassarsi con la lettura di un libro, guardare la televisione o fare un bagno (non la doccia che è stimolante). 3. È bene andare a dormire e alzarsi sempre alla stessa ora, indipendentemente da quanto si è dormito. 4. Prima di andare a dormire bisogna cercare di rilassarsi, magari con un bagno caldo o con bevande rilassanti come latte caldo, tisane o infusi di erbe. 5. Nel caso di un “certo appetito” proprio nell’ora del riposo, si può mangiare qualcosa purché sia leggero. 6. È bene dormire in un letto comodo, in una camera protetta dai rumori, ad una temperatura adeguata. 7. Nel caso ci si svegli prima che suoni la sveglia, è meglio alzarsi dal letto. 8. Svolgere una regolare attività fisica durante il giorno, soprattutto di pomeriggio 9. Mangiare ad orari regolari, evitando pasti abbondanti vicino al sonno preferendo cibi ricchi di carboidrati.